Libertà di giocare: quando i bambini insegnano agli adulti a superare gli stereotipi
Immaginate un bambino che stringe tra le mani una bambola, il viso illuminato dalla gioia di un gioco semplice e autentico. Oppure un altro che, con dita colorate, dipinge il proprio viso come fosse una tela, esplorando mondi immaginari fatti di ombretti e glitter. Scene di pura creatività che, per alcuni, suonano ancora fuori posto. Ma la verità è che sono lezioni di vita.
Giocare senza etichette
Il gioco è un diritto universale, un linguaggio che non conosce confini di genere. Eppure, nella società di oggi, resiste l’idea che certi giochi siano “da maschi” e altri “da femmine”. Un pregiudizio che i bambini non conoscono finché non sono gli adulti a trasmetterglielo.
Prendiamo il make-up, spesso etichettato come “da femmine”. In realtà, truccarsi può essere un atto creativo straordinario: un’esperienza che stimola la fantasia e trasforma il viso in un’opera d’arte. Lo sapevano bene i performer del teatro kabuki giapponese e gli artisti di tutto il mondo, che hanno fatto del trucco un mezzo di espressione potente e senza tempo.
L’esempio di Nice: normalizzare la libertà di espressione
Nice ha scelto di inserire un bambino tra i protagonisti dello spot pubblicitario di Smart Vanity la Specchiera Interattiva per il make-up. Con naturalezza, mostriamo che giocare con il trucco è un’attività aperta a tutti, senza etichette o pregiudizi.
Una lezione di libertà
Quando un bambino sceglie di giocare con una bambola o un set di trucchi, non sta definendo la propria identità: sta esplorando. Storie come quella del bimbo che, rimproverato per aver giocato con una bambola, rispose con disarmante sincerità: “Perché non dovrei farlo?” ci ricordano quanto sia preziosa la libertà che i piccoli reclamano spontaneamente.
Giocare senza barriere insegna loro empatia, comprensione e rispetto. Imparano che ogni scelta ha valore e che l’espressione personale non ha regole imposte. E se lasciati liberi, ci sorprendono con la loro capacità di immaginare mondi migliori di quelli che noi stessi riusciamo a concepire.
Il ruolo dei genitori: sostenere senza giudicare
Tocca a noi adulti fare un passo indietro e lasciare che la creatività trovi spazio, senza pregiudizi. Che sia proponendo attività come disegnare, truccare, costruire o giocare con le bambole, il messaggio è uno solo: ogni gioco vale, se rende un bambino felice.
La prossima volta che vedrete un bambino disegnare una stella sulla propria guancia o abbracciare una bambola, ricordatevi: non sta solo giocando. Sta insegnando a tutti noi che la libertà di essere sé stessi è il gioco più importante di tutti.